Origini della comunicazione: necessità di un linguaggio visuale.Da quando l'uomo iniziò la propria attività sociale puntando le basi della sua storia, la comunicazione si rese un'esigenza fondamentale per stabilire i rapporti con i suoi simili e progredire verso livelli superiori di socializzazione. Quando ancora nei tempi antichi la codificazione del linguaggio in parole non esisteva, gli unici sistemi di comunicazione per esprimere i propri concetti erano il sesto e l'espressione visiva, in particolare il disegno. Se pensiamo agli antichi graffiti o forme di espressione visuale dei popoli primitivi possiamo renderci conto di come oltre a comunicare qualcosa tali popoli si preoccupavano anche di come comunicarla. Scegliendo così i colori appropriati non sempre rispecchianti la realtà ma sce-gliendo anche colori e forme che esprimessero determinate caratteristiche connotative del disegno stesso, iniziavano a porsi le basi di un'arte visuale. Col passare del tempo e la nascita del linguaggio fonografico, a causa della necessità di esprimere in maniera sempre più analitica il pensiero umano, la comunicazione visiva staccandosi dalla pura necessità comunicativa assunse caratteristiche più propriamente artistiche. Solo agli inizi del ventesimo secolo questa riassunse un ruolo più comunicativo grazie soprattutto al progredire della tecnologia e delle scienze tecniche ad essa correlate. 2 L'evoluzione delle arti visuali nell'età contemporanea: la fotografia il cinema e la video arte.2.1 La fotografia, un nuovo modo di dipingere la realtà .Era il 19 agosto 1839, quando con la presentazione all'Accademia delle Scienze e all'Accademia di Belle Arti di Parigi della dagherrotipia si avvia il cammino della fotografia. Vista con scetticismo e indifferenza da alcuni artisti, la nuova forma del "ritrarre la realtà" fu tuttavia accolta con entusiasmo da molti artisti, soprattutto pittori che già vedevano le possibilità di crescita della propria arte nel nuovo mezzo. Così si instaurò da subito un rapporto di correlazione tra pittura e fotografia. La fotografia prese, infatti, dalla pittura punti di vista e canoni di rappresentazione mentre i pittori si lasciarono affascinare dalla "luce" della fotografia e dalle possibilità di duplicazione dell'opera visuale che la fotografia consentiva. Altri pittori colsero nell'arte fotografica nuovi canoni di rappresentazione, come Edgar Degas che vide nella fotografia la possibilità di rappresentare la propria idea artistica senza alcune interferenze che distraggono lo spettatore dal cogliere completamente l'idea artistica così come è stata concepita.

Vincenzo Casamento