era il 1985 quando curai la mia prima mostra dal titolo emblematico "Denuncia"fù un evento che raccolse oltre 500 personecollaborarono con me Mimmo Sorrentino e Nicola Parrotta per le fotodenuncieAntonio Froio per la grafica, Umberto Crocetti per la correzione e scelta di testi
la mostra esponeva oltre cento poesie , brani Biblici , 30 fotografie,tre grafiche sucarta 100x70 e sette grafiche surreali di piccole dimensioniil tema focale della mostra era incentrato sul disagio socio\culturale che si vivevaall'epoca a Catanzarovenivano evidenziati gli ambiti della degradazione nella mancanza di spazidi aggregazione e discussione su tematiche che spaziavanodall'adolescenza, al disagio giovanile, dalla tossicodipendenza con gli annessi (furti prostituzione vessazioni), alla carenza di spazi destinati alla Culturadall'inassistenza degli anziani, alla imperante disoccupazione .
I temi venivano trattati in chiave espressivamente provocatoria nei confronti dellaclasse politica dell'epoca e della chiesa
i mezzi furono di un autotassazione estrema,
comunque capiì, che era stato solo un eroico tentativo di coinvolgimento popolareche i tempi non erano quelli per sensibilizzare l'opinione pubblica.Mi auspicavo che quando la classe politica al potere potesse essere della mia generazione culturalele cose sarebbero cambiate. Anche se sono passati 23 anni e l'Europa e il globointero sono artefici di grossi rivolgimenti politico\economici dettati da un epocadi coinvolgimento tecno\informatico che stà modificando tutta la cultura del pianeta
con l'imperativo della connessione multimediale forse e arrivato il momentodi comunicare con opinioni differenti e omogeneeusare il media (per eccellenza ) il proprio P.C. collegato a INTERNET per la risoluzione di quei programmi Sociopolitici avvolti da altri anche più gravi e di estrazione è provenienza culturale diversa.il trovare soluzioni ai problemi resta nelle mani di gente incompetenteche se non è idonea a tali ruoli, abbia il coraggio di essere autocritico e coinvolgapersone autorevoli a tali scopi.

tratto da ciberdada www.museocoevo.it